Eccidio della Righetta – Rolo
Nella notte del 15 aprile 1945, a pochi giorni dalla Liberazione, mentre erano in corso massicci rastrellamenti da parte dei fascisti nelle zone a ridosso del Po, una squadra di partigiani del Distaccamento “Aldo” perse il collegamento con il resto della formazione nel corso di uno spostamento, trovando riparo in un casolare di campagna in località Righetta (Rolo). Probabilmente in seguito a delazione, un reparto delle Brigate Nere circondò il casolare, cogliendo di sorpresa i partigiani, i quali, per non mettere a repentaglio la vita e la casa di chi li aveva ospitati, accettarono di arrendersi in cambio della vita. Una volta deposte le armi, i fascisti li massacrarono tutti sul posto. Vennero fucilati i partigiani sappisti:
Nicola Predieri,
Alfredo Monzini,
Norino Cipolli,
Antonio Tasselli,
Francesco Verardi
e con loro due russi che si erano uniti al distaccamento:
Ivan Mikhajlov,
Nikolai Mironenko
ed il civile
Quirino Bonaretti.