Tognoli Vittorio “Marco – Paolo” (1920 – 1945)

Capo Squadra, nato a Scandiano il 24 settembre 1920 e lì residente, arruolato il 20 giugno 1944 nella 77° Brigata SAP. Fucilato a Reggio Emilia dai fascisti il 3 febbraio 1945. Medaglia d’Argento al V.M. alla memoria.

Da una Zona una Resistenza aut. Sereno Folloni: “Il 27 dicembre pattuglie della G.N.R., provenienti da Reggio Emilia, arrestano in piazza a Scandiano, presso il caffè Boiardo, Tognoli Vittorio (Marco), Lorenzelli Ezio e Carabillò Cristoforo (Cris). Altri ricercati alle loro case riescono a non farsi trovare. Questi arresti dimostrano che i fascisti hanno avuto indicazioni sulla resistenza scandianese e su alcuni suoi responsabili. Marco infatti è il capo dell’intendenza di settore per il collegamento con la montagna. Specialmente Tognoli Vittorio era stato per vari mesi un promotore costante ed attivo della resistenza locale, il tramite per il collegamento con le formazioni della montagna, nonché il dirigente locale del Fronte della Gioventù insieme a Lusuardi Sante e Turci Dino. Patriota attivo e coraggioso. Catturato dal nemico perchè accusato di attività partigiana, veniva sottoposto alle più atroci torture. Ma la sua fede non veniva mai meno ed egli sopporta le dure persecuzioni e le sevizie inumane senza tradire il movimento. I fascisti, indignati per il suo tenacissimo ed eroico comportamento, lo trasportarono fuori dal carcere, fucilandolo in un angolo della strada insieme ad altri patrioti. Esempio altissimo di abnegazione, di tenacia, di spirito di sacrificio”.
Dal Diario della 77° Brigata SAP: “Giovane coraggioso e consapevole. Partecipò alla lotta di liberazione come sappista e contemporaneamente come dirigente di zona del Fronte della Gioventù. Arrestato dalla polizia fascista, fu sottoposto a sevizie e torture. Seppe però conservare uno stoico silenzio.

Venne fucilato per rappresaglia a Reggio in Via Porta Brennone il 3 febbraio 1945.

In seguito a proposta del Comando di Brigata, fu decorato di Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria”.