Il presidente della Provincia Giorgio Zanni, insieme all’assessore comunale Lanfranco De Franco del Comune di Reggio Emilia e ai sindaci di Comune di Correggio e Comune di Scandiano, ha partecipato questa mattina alle commemorazioni dell’eccidio di Porta Brennone, avvenuto all’alba del 3 febbraio 1945 quando, all’angolo con corso Garibaldi, quattro giovani partigiani furono fucilati dai fascisti, dopo atroci torture.
I cadaveri dei partigiani, mani ancora legate con fil di ferro, vennero lasciati al margine della strada per alcuni giorni, con il divieto di rimuoverli e di darvi sepoltura, quale monito alla popolazione civile a non collaborare con la Resistenza. Due erano correggesi, Sante Lusuardi e Dino Turci, di 21 e 22 anni. Il terzo, Cristoforo Carabillò di Castelbuono (Palermo) dove era nato nel 1917. Sottotenente dei bersaglieri nella caserma Reverberi, a Scandiano, era diventato amico e collaboratore del quarto ucciso, Vittorio Tognoli, 24 anni, studente universitario di Scandiano.
La commemorazione, aperta dal vicepresidente dell’ ANPI Provinciale Reggio Emilia Giovanni Rossini, si è svolta in assenza di pubblico.