Giu 03, 2017

Il comandante Athos ci ha lasciati. E’ deceduto lunedì 29 maggio u.s., all’età di 92 anni, Avio Pinotti, partigiano combattente e presidente onorario dell’Anpi di Correggio. Con lui se ne va un pezzo fondamentale della storia della Resistenza correggese. Non solo per la sua militanza armata nel periodo della lotta di Liberazione, ma anche per l’impegno profuso nel dopoguerra per tenere alti i valori della libertà e della democrazia attraverso la guida della principale associazione combattentistica reggiana. Avio Pinotti, contadino, figlio di mezzadri, fu uno dei primi quattro partigiani correggesi a scegliere la via della montagna per unirsi alle formazioni garibaldine. Trascorse dieci mesi sull’Appennino reggiano inquadrato nel distaccamento “Piccinini” dell 76° Brigata SAP, periodo in cui prese parte ai combattimenti dello Sparavalle, di Villa Minozzo e all’assedio di Febbio. Nell’estate del 1944 rientrò in pianura, a Correggio, dove continuò l’attività resistenziale organizzando il distaccamento SAP di Lemizzone di cui diventò comandante. Successivamente entrò a far parte anche del distaccamento celere “Borghi”. Ambedue le formazioni appartenevano alla 77° Brigata “F.lli Manfredi” che operava tra la via Emilia e il Po. Fu tra i combattenti della battaglia di Fosdondo, il principale evento militare della bassa reggiana. Dopo la Liberazione ritornò alla sua attività di contadino per partecipare poi alle lotte agrarie del 1948 in qualità di segretario dei Comitati Terra provinciali. Dopo aver frequentato la scuola del PCI a Reggio Emilia entrò a far parte delle Brigate Costruttori ed inviato dal partito a svolgere il lavoro di funzionario in alcune aree del sud Italia. Al suo rientro nel 1955 fu eletto presidente della sezione Anpi di Correggio, carica che mantenne per 47, fino al 2002. Negli anni Sessanta fu consigliere comunale ed assessore nella giunta del sindaco Renzo Testi, recentemente scomparso.
Per quasi mezzo secolo Avio Pinotti è stato un’instancabile organizzatore di attività culturali e didattiche, viaggi della memoria, ma anche iniziative di solidarietà e raccolta fondi per le popolazioni in aree di conflitto. Nel 1997 grazie al suo impulso, nasce l’associazione culturale “Materiale Resistente” che per oltre dieci anni fiancheggierà l’attività dell’ANPI indirizzando la sua azione verso le generazioni più giovani. La sua profonda conoscenza del mondo partigiano e la documentazione raccolta in anni di ricerche consentiranno la realizzazione del videodocumentario “Partigiani” (1997) per la regia di Guido Chiesa, Davide Ferrario e Daniele Vicari, questi ultimi due coinvolti anche nel successivo “Comunisti” (1999) sulle vicende del delitto Don Pessina e del comandante “Diavolo”, Germano Nicolini. Queste due produzioni sono, ancora oggi, preziosi documenti per la storia locale del periodo.
Avio lascia la moglie Marina ed i figli Diana e Massimo. A tutta la famiglia vanno le nostre più sentite condoglianze.

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