
Per la terza volta l’ANPI ha affiancato l’Ufficio scolastico Provinciale nel promuovere e svolgere l’appuntamento annuale rivolto agli insegnanti referenti per ogni scuola dell’attività di educazione civica.
Il 10 ottobre 2025 all’appuntamento, che si è svolto a Reggio presso S. D. Factory, si sono ritrovati oltre 70 docenti. Erano presenti ed hanno portato il loro saluto il nuovo Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, prof. Daniele Cottafavi, e l’Assessore Comunale alle Politiche educative del Comune di Reggio Emilia, Marwa Mahmoud.
Il tema affrontato è stato quello del rapporto fra social e giovani: un tema di assoluta rilevanza per chi vuole che il nostro Paese viva oggi e nel futuro in un regime di democrazia funzionante, nel quale i cittadini siano in grado di svolgere il loro ruolo attivo, partecipato e cosciente.
La questione era stata posta all’USP e all’ANPI dagli stessi insegnanti che si trovano, in particolare dopo il COVID, alle prese con una maggiore complessità nella relazione con gli studenti e gli alunni, nei diversi ordini di scuola, individuando una delle cause di ciò nelle criticità che un uso eccessivo dei social può comportare.
Più specificamente, nel corso dell’incontro si sono messi in luce, con il contributo di esperti, gli aspetti critici che possono derivare dall’abuso dello smartphone nel formare i ragazzi alla capacità di discernimento e al pensiero critico, e quindi in ultima istanza alla capacità di svolgere con consapevolezza il ruolo di cittadini attivi. Ed è certamente oggetto di consapevolezza diffusa quanto i nuovi media siano divenuti nei tempi recenti potentissimi mezzi di manipolazione dell’opinione pubblica, di tutte le generazioni.
Nel corso dell’incontro non ci si è limitati a far emergere quanto la ricerca e l’analisi scientifica dicono sul tema, ma si è portata l’attenzione anche su
quanto sia verosimilmente e credibilmente possibile fare per evitare le negatività indotte da un abuso di social.
Gli approfondimenti sono stati svolti dal dott. Fiorello Ghiretti dell’ASL di Reggio Emilia, dal prof. Marco Gui, docente presso l’Università Bicocca di Milano e dal prof. Marco Grollo dell’ Associazione Media Educazione e Comunità.
E’ stato proposto, come possibile spunto e modello, l’esperienza dei Patti digitali, nata recentemente in area milanese e ora diffusa in tutta Italia.
Attraverso un percorso di presa di coscienza e di definizione di regole che interessi famiglie, scuole, associazioni di aggregazione, enti locali e pubblici i Patti digitali si propongono di raggiungere modalità corrette nell’uso degli smartphone.
La strada indicata presuppone una mobilitazione collettiva e appare come unica strada per uscire da un senso di impotenza (” è un fenomeno che non si può arginare”) da una logica di semplice divieto, che appare oggi velleitaria e non educativa.
Approfondimenti
Videoregistrazione dell’evento: parte prima
parte seconda 
Raccolta di contributi scientifici emersi recentemente sul tema
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