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Lusuardi Sante “Dario – Santino” (1923 – 1945)

Residente a Correggio, si arruolò il 15 maggio 1944 nella 77° Brigata SAP. Fucilato dai fascisti a Reggio Emilia il 3 febbraio 1945. Fu dirigente del Fronte della Gioventù unitamente a Tognoli Vittorio e a Turci Dino.

Santino, 21 anni da poco compiuti, faceva l’operaio. Era entrato nelle formazioni GAP fin dal maggio 1944, partecipando a diverse azioni e fu un ottimo combattente, sempre pronto a rischiare tutto per raggiungere l’obiettivo.
E’ chiaro che all’inizio di gennaio l’arresto di Lusuardi, la morte di Campedelli e la perdita delle armi, provocarono nella zona un certo rallentamento dell’attività dovuto anche ad altri fattori. Ai primi di gennaio cominciò a nevicare e questo aumentò notevolmente i disagi dei combattenti. La cattura di Santino avvenne la mattina del 31 dicembre (e non il 15 gennaio come è scritto in alcune pubblicazioni). Egli trascorse la notte insieme al compagno Vecchi Danilo, dormendo a poche centinaia di metri dalla propria abitazione. Il mattino del 31 si recò a casa, non accorgendosi che i fascisti gli stavano tendendo un’imboscata e ancor prima di entrare nella propria abitazione, venne arrestato. Nel frattempo lo stesso Vecchi e altri 4 o 5 combattenti della zona, per sfuggire al rastrellamento in corso, si portarono nel Carpigiano aggregandosi momentaneamente a quelle formazioni.

La fuga di questi ultimi avvenne anche perchè Santino, forse in preda al panico in quanto sottoposto a pesanti minacce, aveva rivelato un piccolo deposito di armi in campagna, inchiodando sé stesso alle proprie responsabilità e all’appartenenza al movimento armato. Egli fu subito arrestato, condotto alla prigione dei Servi di Reggio Emilia e sottoposto a torture indicibili per oltre un mese fino a quando, il 3 febbraio 1945, assieme ad altri patrioti venne prelevato dal carcere e fucilato in Via Porta Brennone a Reggio Emilia